sabato 25 maggio 2013

Un’enorme forza gravitazionale invisibile proveniente dallo Spazio profondo si sta avvicinando al nostro Sistema Solare.

Un’enorme forza gravitazionale invisibile proveniente dallo Spazio profondo si sta avvicinando al nostro Sistema Solare e sta decisamente deviando le rotte dei corpi rocciosi spaziali spingendoli verso la Terra.
Non è più il caso di definirli semplici casi isolati o coincidenze, il quadro della situazione sembra essere più chiaro che mai: un pianeta sconosciuto – Il Pianeta X – sta trascinando dietro sé un’infinita scia di frammenti di ogni tipo, asteroidi, comete, meteoriti e molti di questi frammenti vengono scagliati nello Spazio circostante in direzioni imprecisate.
Il crop circle di Santena, apparso il 17 Giugno 2012, mostrava chiaramente cosa stava per accadere nell’imminente futuro. La posizione dei pianeti del nostro sistema impressi in questo pittogramma indicano (come anche nel crop circle di Avebury Manor del 2008) la data del 23 Dicembre 2012, un evidente passaggio fondamentale riguardante gli eventi futuri. Un dono di matrice extraterrestre che sottolinea l’intensificarsi di corpi rocciosi spaziali tra le orbite più interne del Sistema Solare. Un pianeta, con una precisa orbita, viene qui rappresentato come il diretto colpevole di queste piogge meteoriche in aumento…anche nell’atmosfera terrestre.

 
E’ il caso di dirlo a gran voce: Troppi! Cominciano ad essere davvero troppi gli asteroidi che sfiorano il nostro pianeta. Alcune di queste grandi rocce spaziali vengono addirittura scoperte (meglio dire..rese pubbliche) pochi giorni prima del loro arrivo, come se nulla fosse.
L’asteroide 2013KT1, dal diametro di circa 20 metri, è appena passato (il 21 Maggio 2013) a 1,3 milioni di chilometri dalla Terra. La cosa preoccupante è che questo corpo roccioso fa parte di una sorta di gruppo di asteroidi, un po’ più piccoli e distanti tra loro. Il primo si chiama 2013 KB, ha un diametro compreso fra 15 e 18 metri e alle 8,05 del 22 Maggio 2013 passerà anch’esso molto vicino a noi. Il secondo, 2013 KS1, ha un diametro di circa 15 metri e alle 13,30 di domani passerà a circa 2 milioni di chilometri dalla Terra.
Il 31 maggio sarà la volta dell’asteroide 1998 QE2, che alle 23,00 passerà a 15 distanze lunari, ossia a circa 5,8 milioni di chilometri dalla Terra. Non sarà alto sull’orizzonte, ma sarà molto brillante e sarà osservabile anche dall’Italia e con piccoli telescopi.
Perché tanti passaggi ravvicinati in così poco tempo?
Non è tutto. La forza dei tornado e degli uragani si sta moltiplicando senza sosta. I tornado si formano talmente velocemente che nemmeno gli addetti ai lavori riescono a capirne i motivi. Come nel caso del tornado che ha travolto Oklahoma City, un allarme dato dal servizio meteorologico con appena 16 minuti di anticipo sull’arrivo della mega tromba d’aria. Il clima è completamente allo sbaraglio in tutte le zone della Terra.
Cosa sta accadendo nello Spazio a poca distanza dal nostro pianeta? Una forza gravitazionale sta perturbando l’intero Sistema Solare e si nasconde tra le oscure regioni del cosmo. La più grande delle “Avanguardie” appartenenti alla stella compagna binaria del Sole si sta sempre più avvicinando a noi.
Forse un giorno non troppo lontano vedremo apparire una “seconda Luna dal colore Blu intenso”. Quel giorno sapremo che il Pianeta X è arrivato.
Scritto da Dan Keying
Per Segnidalcielo.it

domenica 19 maggio 2013

Messico - Un meteorite cade vicino La Paz e crea una scossa di terremoto. (VIDEO)


La Paz BCS-chiamate insistenti sono state ricevute nei servizi di emergenza indicando che un meteorite è caduto nei pressi della capitale, che ha causato una forte esplosione che ha scosso esplosione tutte le case nel sud.

Attualmente elementi di sicurezza pubblica, sia dello Stato e la testa comunale per l'area in cui lei ha sollevato una grande nube di polvere per scoprire che cosa è accaduto esattamente.L'esplosione è stata sentita fino al centro della capitale.


mercoledì 15 maggio 2013

USA - Studio sul bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro .


Una buona notizia per tutti noi e una cattiva notizia per la case farmaceutiche. Il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health per studiare l'efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno. Ecco il comunicato sul quale è scritto :"Il fondo da 2 milioni di dollari servirà a migliorare la misurazione sull'efficacia del bere bicarbonato di sodio nel curare il cancro al seno. E' stato provato che bere bicarbonato di sodio riduce o elimina il diffondersi del cancro nel seno, nei polmoni, cervello ed ossa." La notizia non è priva di fondamento scientifico, anzi, è provata in questo documento della NCBI (National Center of Biotechnology Information): www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19276390
In sostanza, il bicarbonato agirebbe sul grado di acidità del nostro sangue. Il pH del nostro sangue e dei nostri fluidi corporei, non rappresenta altro che il nostro stato di salute e il bicarbonato agirebbe come vero e proprio regolatore del pH influendo direttamente sul livello acido-alcalino alla base della salute umana.Una ricerca pubblicata nel Marzo 2009 dalla US National Library of Medicine dimostrò che su alcuni topi da laboratorio il bicarbonato era in grado di rallentare la diffusione delle metastasi: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19276390
Il Dr. Pagel i suoi colleghi utilizzeranno una speciale risonanza magnetica per misurare il pH di un particolare tumore e verificare l'efficacia del bicarbonato sulla massa in oggetto. Infatti con questa nuova macchina, il team dell'Università dell'Arizona potrà studiare i pazienti prima e dopo la somministrazione del bicarbonato per tentare di sviluppare un approccio personalizzato per ogni paziente. Ovviamente un grado di pH del nostro corpo intorno ai valori 7,35-7,45 garantisce un giusto equilibrio fisico rendendoci più resistenti alle malattie. Questo significa che possiamo praticare la cosiddetta "cura del pH" avendo uno stile di vita sano ed alimentandoci nel modo giusto. Sicuramente, invece, per avere risultati nell'ambito delle cure per il cancro dovremo aspettare che le sperimentazioni siano portate a termine, cosa che procede a rilento a causa della mancanza di fondi soprattutto da parte delle case farmaceutiche. http://it.ibtimes.com/articles/29464/20120...to-di-sodio.htm che vedono gravemente MINACCIATI I LORO INTERESSI ECONOMICI.

http://sentiredicoscienza.forumcommunity.net/?t=51559751

martedì 14 maggio 2013

Meteorite solca i cieli di Inghilterra e Galles, esplodendo in quota (VIDEO).


Persone provenienti da luoghi lontani come la Cornovaglia e Lancashire hanno riferito di aver visto una meteora verde con sfumature sfreccia nel cielo notturno.
La 'palla di fuoco' girato l'Inghilterra e il Galles, in direzione nord verso le 21:45 la scorsa notte, con avvistamenti segnalati in Cornovaglia, Hampshire, nel Lancashire, nel Galles meridionale e Worcestershire.
Gli esperti ritengono che la meteora è stata formata da residui della cometa di Halley e che probabilmente era solo la dimensione di un pugno chiuso. La tonalità verde è probabilmente da rame all'interno.
Suzy Contrafforte, di Basingstoke nell'Hampshire, ha detto che ha avvistato il corpo celeste durante la guida lungo la M3.
Ha scritto su Twitter: "Ho appena visto la più grande meteora nella mia vita E 'stata anche notevolmente verde, ed è apparso molto grande rispetto alla meteore regolari che abbia mai visto!".
Louise Darnell anche riportato l'evento insolito sul sito di social networking.
Ha scritto: "Visto la stella cadente più luminosa e più basso di sempre E 'stato sicuramente un UFO ..!??".... 

lunedì 13 maggio 2013

Vaccarizzo Albanese (CS) - oggetto imisterioso precipita e provoca l'incendio di un boschetto




http://www.gazzettadelsud.it/news/46314/Oggetto-misterioso--sopralluogo-carabinieri.html

12/05/2013 ore 19,40 - Un oggetto volante infuocato, probabilmente un meteorite, si è schiantato al suolo a Vaccarizzo Albanese, nel Cosentino, provocando l’incendio di un boschetto. Paura tra la popolazione del luogo, scossa prima per la vista della scia luminosa nel cielo e poi per il fragore dell’impatto. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco di Rossano, che stanno spegnendo le fiamme. Allertati anche i carabinieri, che dovranno accertare esattamente di che tipo di oggetto si sia trattato.
Il popolo di facebook, però non crede all'ipotesi del meteorite, nè tantomeno, alla versione ufficiale dei Vigili del Fuoco che  dichiarano. «Secondo le segnalazioni giunteci, si era pensato ad un frammento di meteorite ma in tarda serata è stato individuato l’oggetto e si è potuto accertare che si trattava di un gioco pirico utilizzato per le feste. Pare che, nella zona si è svolta la cerimonia di un matrimonio al termine del quale sono state liberate alcune lanterne.
Di tutt'altro avviso il popolo di Facebook:«Abbiamo visto una luce rossa... sembrava un aereo ma era rosso fuoco... è durata 10 secondi poi è sparita». «Confermo...io, M. ed un altro amico, siamo stati testimoni oculari! Sono un appassionato di ufo ed ho capito subito che fosse qualcosa di anomalo; di certo non un meteorite in quanto stazionava in cielo..!!!». «Galleggiava nell'aria!!». Sono queste le prime dichiarazioni raccolte su Facebook dei testimoni oculari dell'oggetto (per ora) non identificato che si è schiantato al suolo a Vaccarizzo Albanese, nel Cosentino, provocando l'incendio di un boschetto che ha causato molta paura tra la popolazione del luogo, scossa prima per la vista della scia luminosa nel cielo e poi per il fragore dell'impatto. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Rossano, che stanno spegnendo le fiamme. Allertati anche i Carabinieri, che dovranno accertare esattamente di che tipo di oggetto si sia trattato. Di certo c'è che intorno a questa storia, almeno per ora, aleggia un non so che di misterioso. Infatti, mentre molti siti parlano di lanterna cinese che si è schiantata a terra, i testimoni intervistati escludono assolutamente questa eventualità. «Ma quale lanterna cinese...ripeto sono un appassionato (per non dire uno studioso) del fenomeno ufo e credo di saper riconoscere una laterna cinese che, assolutamente, non ha variazioni cromatiche!». E gridano al «solito insabbiamento...una lanterna non provoca boato ed un incendio all'impatto al suolo..». Chi parla ha assistito alla scena da Cosenza. Da lì hanno avvistato l'oggetto e dicono certi: «Per non allarmare hanno cacciato la storia della lanterna! Ma ciò che abbiamo visto era ben altro». Le luci dell'alba di certo chiariranno questo mistero che per ora sta facendo il giro del web. Ma i testimoni non hanno alcun dubbio: «Era un Ufo - dicono - galleggiava in aria rosso fuoco e poi dopo 10 secondi è scomparso».

domenica 12 maggio 2013

Relazione di Paola Lagorio "Raffaele BENDANDI e il terremoto, ieri e oggi" /VIDEO)



Convegno sulla singolarità lunare: Piadena (CR) 29 settembre 2012

Indirizzo della associazione  http://www.osservatoriobendandi.it/

IGHINA Pier Luigi, un genio misconosciuto e le sue invenzioni.

Pier Luigi Ighina (Milano23 giugno 1908 – Imola8 gennaio 2004) è stato uno pseudoscienziato italiano.
I suoi studi ed esperimenti si basano su teorie che condividono alcuni aspetti con quelle di Wilhelm Reich sull'orgone e non sono riconosciute dalla comunità scientifica.
Pier Luigi Ighina nacque a Milano nel 1908. Da giovane si interessò allo studio della natura, delle forze motrici e dell'elettromagnetismo. Studiò a Milano, diventando tecnico in elettronica e radioelettronica.
Trovò lavoro come collaudatore prima alla Magneti Marelli, poi alla CGE (Compagnia Generale di Elettricità) e successivamente alla Ansaldo Lorenz di Genova. Dopo un corso di specializzazione in sistemi radiotelevisivi, nel 1926 scelse di arruolarsi come volontario nella Marina Militare come telegrafista. (Wikipedia)





Intervista del 1998

Dal libro “Il profeta sconosciuto”
Tutta la materia che c’è sulla terra è data dall’incontro fra energia solare e quella terrestre. La seconda è una conseguenza della prima.
Gli equilibri delle forze
Ighina ha chiamato “monopolo positivo” l’unità neutrinica proveniente dal sole, e “monopolo negativo” l’unità neutrinica prodotta dalla terra. In pratica, lo scienziato è riuscito a riprodurre le due forze fondamentali esistenti in natura: l’energia positiva e l’energia negativa materializzate sul nostro pianeta dal “ritmo Sole-Terra”, ovvero dall’energia solare che scende, avvolge ed alimenta il pianeta e poi risale, dando origine ad un moto perpetuo che è la fonte stessa di tutta la materia creata. Il grande segreto scoperto dallo scienziato Pier Luigi Ighina è l’Energia Ritmo Magnetica Solare Terrestre che ha la capacità di rigenerare tutte le cellule, facendo in modo che tornino alla normalità con i conseguenti benefici.


In questo video spiega la "colla magnetica".


Nuova Zelanda - Animale misterioso spiaggiato dopo una tempesta.


Pubblicato in data 28/apr/2013
Questa strana creatura è stata trovata dopo una violenta tempesta sulla spiaggia di Pukehina Beach nella baia di Plenty (Nuova Zelanda), ha una lunghezza di circa 9 metri.Non è stata ancora identificata.

sabato 11 maggio 2013

Il mostro del lago di Foyle (Irlanda)

Foto della "creatura"

Su Loch Ness si sono fatte le ipotesi più stravaganti e assurde, ma anche le ricerche scientifiche più bizzarre… questo accade quando si vuole dare una risposta a un mito nell’immaginario collettivo. Un mostro, che nel nostro subconscio può raccontarci le radici da dove veniamo, che viene fotografato e impresso per dar sostegno a tesi inoppugnabili. Ormai sedate le ricerche in Scozia ecco arrivare il filmato di due ragazzi che stavano registrando un progetto per il loro corso di film-making hanno immortalato qualcosa di strano: una scia che si muoveva a pochi metri dalla loro imbarcazione. Ecco un nuovo lavoro per i cripto zoologi che ora si trovano alle prese con il mostro di Foyle, in Irlanda. Cosa non farebbero gli irlandesi per far concorrenza ai cugini scozzesi!




VIDEO






domenica 5 maggio 2013

Terremoto in Emilia - Intervista a Fedora Quattrocchi, dirigente di ricerca tecnologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Terremoto in Emilia, ecco perchè non finisce.


Ferrara, 5 maggio 2013 - «Ah, ecco...». Fedora Quattrocchi, dirigente di ricerca tecnologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, non si mostra sorpresa dall’ennesima scossa tellurica nel Ferrarese. «C’è un’attività sismica costante nel vostro territorio, così come in Umbria, nel Pollino, in Garfagnana, messa in luce da anni nelle nostre pubblicazioni, report per operatori del sottosuolo, in Gazzetta Ufficiale dal 2003: non è dunque una sorpresa. Teniamo sotto costante controllo il territorio: nell’ultimo periodo, diciamo a partire dall’inizio del 2013, vi sono state anche segnalazioni di aumento del rilascio di metano da fratture e pozzi nel Ferrarese, da parte di vigili del fuoco o di cittadini, tanto più che di recente (settimana scorsa) avevamo evidenziato, con una nota ufficiale alcune anomalie nel rilascio di fluidi in superficie rilevanti, proprio nel Ferrarese, a Mirabello».

Non siamo esperti di chimica: che significa?
Ci spieghi meglio.
«Lo scorso 29 aprile abbiamo inviato una lettera al Comune, alla Regione ed alla Protezione Civile; evidenziavamo l’aumento di fuoriuscita di gas metano lungo una frattura in una zona del paese (quella di via dell’Industria, come si legge nel documento, ndr) già interessata lo scorso anno a seguito del sisma anche dal fenomeno della liquefazione. Si tratta di metano ‘biogenico’, dalle prime analisi sembrerebbe non originato da torbe superficiali ma proveniente da riserve profonde del sottosuolo; ma abbiamo bisogno di ulteriori dati».
«Che potenzialmente stava ad indicare un aumento differenziale di pressione dei fluidi nel sottosuolo».
Dunque le scosse potevano essere previste?
«Sgombriamo subito il campo da quest’idea: i terremoti non si possono ancora prevedere, così come sarebbe da sconsiderati lanciare allarmi e frasi del tipo ‘io l’avevo detto’ soprattutto se successive agli eventi sismici. La nostra lettera stava semplicemente ad indicare un’esigenza di potenziare l’attività di studio in collaborazione con le amministrazioni locali su quelle che, indubbiamente, sono anomalie nei processi geofisici e geochimici possibilmente connessi alla variazione del campo di stress regionale compressivo (sul fronte tirrenico appenninico invece esce magari CO2 sul fronte distensivo), nell’ambito delle mie attività sulla linea di ricerca S3 della convenzione tra Ingv e Dipartimento Protezione Civile, relativa ai transienti di preparazione dei forti terremoti, come da sito web ingv e Dipartimento della Protezione Civile. Qualcuno dovrà pur studiare le situazioni a breve termine: in quest’ambito c’è tanto lavoro sul campo ancora da fare, anche con i nostri bravi precari della ricerca»
Nei giorni scorsi anche nella zona di Diamantina, più a ridosso della città, gli esperti dell’Università di Ferrara che collaborano con noi di Ingv fin dai tempi della sequenza sismica 2012, hanno documentato tracce di gas e ‘vulcanetti’ di terriccio nei canali. Che cosa significa?
«Studi e situazioni analoghe sono riscontrate, ma non lungo fratture, e quindi meno preoccupanti, da pozzi che storicamente emettono metano biogenico profondo (quindi non solo da sedimenti organici superficiali) anche a Copparo, Serravalle, Berra, Mesola: sto studiando con un folto gruppo anche locale tutta l’area. Diverse sono le testimonianze che sto raccogliendo sul territorio, con fimati, che convergerevvero nel dire che nell’ultimo anno la fuoriuscita di metano è aumentata regionalmente e sto pubblicando a breve i dati su una rivista internazionale».
Ma le previsioni restano impossibili.
«Ribadisco che non si tratta di elementi con cui si possono prevedere esattamente giorno, ora e luogo dei terremoti; ma nella lettera abbiamo sensibilizzato la Protezione Civile e le istituzioni ad aumentare con noi la collaborazione sulle informazioni, soprattutto a Mirabello, sulla frattura nel sottosuolo da cui esce un maggior quantitativo di gas metano rispetto al solito. In Garfagnana, nel Pollino, in Umbria e nelle altre zone sismiche d’Italia sto mandando avanti medesime sollecitazioni ed il 9-10 maggio sarò con il gruppo di lavoro a Bagni di Lucca con Comune e volontari di protezione civile, per avanzamenti sui questionari pubblici su queste interessanti tematiche di ricerca che forse un giorno potranno divenire operative per il buon Gabrielli, che non dovrebbe smettere di sperare nei nostri studi».
Cosa ostacola questi studi?
«Essenzialmente una scarsa disponibilità di fondi e di rilevanza nella valutazione delle carriere al livello internazionale (es. fondi europei, punteggio Anvur, punteggi nelle borse marie curie, perchè questi studi non danno pubblicazioni e quindi non si sa bene come valutarle) mentre al livello nazionale il mio gruppo è all’avanguardia in Europa, come multidisciplinarietà nel tipo di rilievi sul campo e stazioni geochimiche (usate anche per doppi fini quali il controllo del depauperamento falde acquifere, presenza di metalli pesanti o radon indoor), a seguito della nascita del filone di ricerca sismogeochimico ad opera di Boschi e Funiciello dal 1990».
Parlava di esiguità di mezzi e di personale.
«Al momento attuale l’Unità Funzionale che dirigo, quella di Geochimica sui fluidi, stoccaggio geologico e geotermia, conta di fatto 20 persone circa di cui solo 5-6 persone sono di ruolo che se ne occupano in tutta Italia; un gruppo si spera in crescita a fronte dell’esigenza di studiare le situazioni sismotettoniche e di uso del sottosuolo sempre più complesse ed in zone densamente popolate, che punteggiano il nostro Paese».
Come valuta dunque la scossa che si è verificata nel Ferrarese, alla luce degli eventi del 2012?
«Se storicamente le sequenze durano anni, si pensi a quella di tre secoli fa, perchè mai dovremmo pensare che la sequenza sismica si è esaurita in soli 12 mesi?. Ma questo è un ragionamento per così dire a lungo termine, mentre nel breve termine o si rimane sul campo a studiare e misurare, o non possiamo dire nulla. Come ha detto Gabrielli la nostra rete sismica, nata da uno sforzo collegiale, un sogno durato oltre 20 anni, è la migliore d’Europa: ora rendiamo migliore d’Europa anche lo studio dei transienti geofisici e geochimici durante la preparazione di forti terremoti».
Un investimento e una speranza.
«E’ il modo più serio per andare avanti e non smettere di studiare un territorio interessantissimo e caratterizzato da tanti utilizzi importanti del sottosuolo: stoccaggi, geotermia, gas non convenzionale e quanto altro. Una cosa sola chiedo ai giornalisti ed ai colleghi: onestà intellettuale e rispetto per chi studia cose complesse multidisciplinari come queste, con i tempi dovuti, anche se non riesce a fare tante pubblicazioni, e rispetto per chi studia questioni non risolvibili con l’acquistare stazioni commerciali monoparametriche. Silenzio e rispetto e niente previsioni o colpevolizzazioni di altri colleghi per far vedere che si è più bravi o più potenti o con cariche più importanti: qui conta solo chi lavora sul campo in silenziom in collaborazione con amministratori locali, cittadini, studenti locali di ferrara, modena, bologna e protezione civile. Niente protagonismi o interessi paralleli. Solo collaborazione e rispetto reciproco».
Stefano Lolli

Giava (Indonesia) frana spaventosa minaccia villaggio Cimuncang, Majalengka.



Quasi 2.000 persone saranno trasferite da un villaggio nel West Java, dopo i movimenti di terra continui e frane hanno distrutto case e infrastrutture durante le ultime due settimane .
Un funzionario il Venerdì ha detto che 659 famiglie, o 1.957 persone, provenienti da villaggio Cimuncang, Majalengka , verranno spostati a seguito della distruzione.
La terra ha iniziato a spostarsi nella zona il 14 aprile e da allora ha continuato lentamente , facendo crollare le case e tagliando strade e ponti. I rapporti dichiarano che 587 case, 16 luoghi di culto, un ufficio e cinque scuole sono state danneggiate e che due chilometri di strada e un ponte sono ormai impraticabili. Tre canali di irrigazione hanno subito danni.
http://poleshift.ning.com/profiles/blogs/indonesia-west-java-ground-began-to-shift-and-has-slowly-continue






sabato 4 maggio 2013

Arabia Saudita - Alluvioni interessano la città di TAIT appartenente alla provincia de La Mecca.

Terribili immagini che provengono dalla città di Taif , appartenente alla provincia di La Mecca (Arabia Saudita) , dove la formazione di tempeste , ha avuto gravi conseguenze sotto forma di inondazioni , e dove la grandinata eccezionale è ststa scambiata per neve.



Grandine nel deserto







La caldera di Yellowstone è piu grande di quanto previsto.


L’enorme caldera all’interno del parco di Yellowstone, negli Stati Uniti, meglio conosciuta come “supervulcano“, sarebbe ancora più grande di quanto avessero previsto gli scienziati in passato. Circa il 50 per cento più vasta: a rivelarlo è Foxnews.com, che spiega come alcuni scienziati dello Utah abbiano acquisito maggiori informazioni sul sistema vulcanico che si trova a nord-ovest del Wyoming.

LA GRANDE CALDERA DI YELLOWSTONE – A ribattezzare la caldera con il termine “supervulcano” – non utilizzato in vulcanologia, ndr – fu un documentario del 2005 della Bbc, che studiava l’eventuale risveglio delle sue attività. “Stiamo ottenendo una migliore comprensione del sistema vulcanico di Yellowstone”, ha spiegato  Jamie Farrell, un sismologo dell’Università dello Utah. “Il serbatoio di magma è almeno del 50 per cento più grande di quanto si credeva in passato”. Conoscere il volume del magma fuso sotto Yellowstone è fondamentale per comprendere e valutare le possibili dimensioni di eventuali eruzioni future. L’ultima grande eruzione della caldera si è verificata 640 mila anni fa, poi soltanto fenomeni minori, l’ultimo 70 mila anni fa.
I NUOVI STUDI – La camera magmatica analizzata nel nuovo studio è stata individuata come la fonte di alimentazione di queste eruzioni più piccole, delle sorgenti idrotermali e dei geyser del parco. Un quadro più chiaro della camera magmatica superficiale di Yellowstone è emerso grazie ad alcune scosse sismiche: le onde dei terremoti modificano infatti la loro velocità quando viaggiano attraverso la roccia fusa o solida. Farrell ha analizzato i terremoti vicini per ricostruire un quadro più esaustivo della camera magmatica. Sono state individuate le caratteristiche dell’unica camera: lunga circa 37 miglia, 18 miglia di larghezza e profonda tra le 3 e le 7 miglia.

Tornado sul'Emilia/ S. Martino Spino: Il paese è in ginocchio, oltre 100 sfollati .








giovedì 2 maggio 2013

l vulcano Marsili ha intensificato la propria attività.



Il Marsili è un vulcano sottomarino localizzato nel Tirreno meridionale: si trova a circa 140 km a nord della Sicilia ed a circa 150 km ad ovest della Calabria ed è il più esteso vulcano d’Europa, con una base di oltre 170km.
E’ uno dei più grandi vulcani d’Europa, alto circa 3000 metri par una superficie di 2100 chilometri quadrati.
I suoi fenomeni vulcanici sono  attivi e sui fianchi si stanno sviluppando numerosi apparati vulcanici satelliti.
I magmi del Marsili sono simili per composizione a quelli rilevati nell’arco Eoliano, la cui attività vulcanica è attribuita alla subduzione di antica crosta Tetidea (subduzione Ionica).
Sono state inoltre rilevate tracce di collassi di materiale dai fianchi di alcuni dei vulcani sottomarini i quali potrebbero aver causato maremoti nelle regioni costiere tirreniche dell’Italia meridionale.
E’ il più pericoloso tra i vulcani del mar Tirreno. Dice il suo più grande studioso, il professor Franco Ortolani, ordinario di Geologia “Il più recente maremoto italiano è stato quello che si è innescato poco dopo le ore 13 del giorno 30 dicembre 2002 nell’area di Stromboli, con conseguente inondazione della fascia costiera fino ad altezza di alcuni metri sul livello medio del mare. L’evento anomalo ha determinato seri danni ai manufatti più vicini al mare e ha provocato il ferimento di alcune persone; esso si è avvertito lungo la costa siciliana nella zona di Milazzo e in quella campana nel porto di Marina di Camerota. Il maremoto è stato innescato da una frana sottomarina“.
In questi giorni,  circolano insistenti le notizie  di un risveglio del Marsili: in realtà il vulcano non si è risvegliato in questo periodo, ha però intensificato la sua attività, come del resto anche Stromboli ed Etna, e i rischi potenziali rimangono invariati e sarebbe opportuno adeguare le misure di sicurezza del territorio dell’Italia meridionale a fronte di ogni crescente pericolo.
1  maggio 2013

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