venerdì 27 dicembre 2013

Il segreto dei diciotto scheletri giganti del Winsconsin (USA).

Foto scovata negli archivi dello Smithsonian Ethnology Reports, scattata durante una lezione del prof. McGee (nella foto a sinistra), nel quale si vede uno scheletro gigante dalla statura di circa due metri e ottanta, poi venduto alla Smithsonian Institution per la cifra di 500$. Lo scheletro apparterebbe alla cosiddetta cultura dei Mounds Builders
 Nel maggio del 1912, un team di archeologi del Beloit College, in uno scavo realizzato presso il lago Delavan, nel Winsconsin, portò alla luce oltre duecento tumuli con effigie che furono considerate come esempio classico della cultura Woodland, una cultura preistorica americana che si crede risalga al primo millennio a.C.
Ma ciò che stupì i ricercatori fu il ritrovamento di diciotto scheletri dalle dimensioni enormi e con i crani allungati, scoperta che non si adattava affatto alle nozioni classiche contenute nei libri di testo. Gli scheletri erano veramente enormi e, benchè avessero fattezze umane, non potevano appartenere a esseri umani normali.
La notizia ebbe una grande eco e fece molto scalpore, tanto che il New York Times riportò la notizia tra le sue pagine. Forse, a quei tempi, c’era più libertà e meno paura rispetto alle scoperte che potevano cambiare le consolidate credenze scientifiche fondate solo su teorie. Così scrive l’articolista del New York Times nell’articolo pubblicato il 4 maggio 1912:
 “La scoperta di alcuni scheletri umani durante lo scavo di una collina presso il Lago Delevan indica che una razza finora sconosciuta di uomini una volta abitava il Wisconsin Meridionale. [...]. Le teste, presumibilmente di uomini di sesso maschile, sono molto più grandi di quelle degli americani di oggi.
Il cranio sembra tendere all’indietro immediatamente sopra le orbite degli occhi e le ossa nasali sporgono molto al di sopra degli zigomi. Le mascelle risultano essere lunghe e appuntite [...].
 La descrizione dei crani fornita dal New York Times, ricorda molto la forma di quelli appartenenti agli scheletri scoperti recentemente in un’antica sepoltura in Messico , con la differenza che qui abbiamo a che fare con individui alti più di tre metri. Chi erano costoro, e perchè no vi è traccia nella cronologia ufficiale che ci hanno insegnato a scuola?
Si tratta di umani giganti vissuti sul nostro pianeta, e comunque appartenenti alla razza umana? Potrebbe trattarsi di un antico insediamento di Antichi Umani, sopravvissuti alla tragedia di Atlantide? Oppure, si tratta di esseri provenienti da altri mondi, scoperta che corroderebbe la Teoria degli Antichi Astronauti? Difficile a dirsi.

Islanda : per proteggere gli elfi chiesto l’abbandono di un progetto di autostrada.


Il quotidiano britannico The Independent scrive che in Islanda un team di avvocati si è unito a un gruppo di ecologisti per chiedere alle autorità l’abbandono di un progetto per la costruzione di un’autostrada, in quanto sul terreno interessato dal progetto vivrebbe una comunità di ELFI.
L’autostrada in questione permetterebbe di collegare direttamente la penisola di Aftanes, dove abita il presidente islandese Ólafur Ragnar Grímsson e la città di Gardabaer, vicina alla capitale Reykjavik.
La Corte Suprema d’Islanda ha decretato la sospensione del progetto su richiesta di un gruppo di ecologisti chiamati “Gli amici della lava”, per i quali la costruzione dell’autostrada avrebbe conseguenze negative non solo per gli elfi, ma anche per l’eccezionale paesaggio della regione, per la sua fauna e il patrimonio culturale e storico della regione.
Andri Snaer Magnason, un ecologista del gruppo, ha spiegato all’agenzia Associated Press che l’autostrada dividerebbe in due parti un campo di lava e distruggerebbe i siti di nidificazione di diverse specie animali.
Nella zona centinaia di persone manifestano regolarmente per ostacolare il lavoro delle scavatrici.
Gli elfi e altre creature mitologiche sono molto presenti nella tradizione nordica.
In Danimarca, in Norvegia e in Svezia le persone non credono molto alla loro esistenza, mentre in Islanda la situazione è diversa e “il Piccolo popolo”, come vengono chiamate queste creature, è un tema considerato molto seriamente.
Nel 2007 un’indagine condotta dall’Università dell’Islanda aveva dimostrato che il 62% delle persone interrogate credono all’esistenza del Piccolo popolo.

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