martedì 19 gennaio 2010

I sismologi: a Istanbul il prossimo grosso terremoto .



Grosso rischio sismico per Istanbul. La capitale europea della Turchia sarebbe proprio a una ventina di chilometri da una zona fortemente sismica, creata da delle forti tensioni della crosta terrestre.
In realtà la città si trova nel cosiddetto gap sismico: un tratto di un centinaio di chilometri rinfrancato dall’attività sismica nonostante si trovi nella regione della faglia nord anatolica da sempre interessata da una serie di grossi terremoti. Ma stavolta sarebbe diverso.Secondo lo studio portato avanti dai ricercatori del Deutsches GeoForschungsZentrum (GFZ) in Germania, la zona sarà ben presto interessata da una serie di terremoti di magnitudo pari a 7, o peggio da un unico terremoto devastante quanto quello che pochi giorni fa ha colpito Haiti.L’ultima volta in cui anche Istanbul fu colpita da un terremoto fu nel 1999 quando un sisma tra Izmit e Yalova provocò 18 mila morti e diverse centinaia di vittime anche nella metropoli turca.

Giusy Muolo


Ipazia l prima donna scienziata della Storia...uccisa dai cristiani.


...La prima figura un po’ nota è però Ipazia, vissuta ad Alessandria d’Egitto nel quarto secolo dopo Cristo. Bella e gentile, fu soprattutto matematica, grande conoscitrice del cielo e anche appassionata divulgatrice del suo sapere. Per questo, oltre che per la sua fede pagana, fu mandata a morte dai cristiani. Nell’affresco della “Scuola di Atene” (1509-1511, Palazzi Vaticani) Raffaello Sanzio ce ne tramanda l’immagine: è l’unico personaggio che guardi verso lo spettatore, quasi un atto di sfida. Con una scelta singolare, il Planetario di Torino Infini.To ha scelto lei – non Aristarco, Ipparco o Tolomeo – come rappresentante dell’astronomia antica: è Ipazia ad accogliere i visitatori e a raccontare la cosmologia delle sfere di cristallo in armoniosa rotazione intorno alla Terra immobile.

Non conosciamo le date precise della nascita e della morte di Ipazia. La sua vita si colloca tra il 360 e il 402 dopo Cristo ma fu probabilmente ancora più breve di questo arco di tempo. Di lei ci restano poche notizie riportati per via indiretta, tra le quali compaiono alcune frasi da lei indirizzate ai fratelli e al suo allievo Sinesio. A istruirla nella matematica fu inizialmente il padre ma poi Ipazia seguì anche altri maestri. Si devono a Ipazia e a suo padre le edizioni delle opere di Euclide, Archimede e Diofanto che presero la via dell’Oriente durante i secoli, e tornarono in Occidente in traduzione araba, dopo un millennio di rimozione.

A Ipazia è anche attribuita l’invenzione dell’idroscopio, uno strumento che serviva per misurare il diverso peso specifico dei liquidi. In filosofia fu una seguace del pensiero di Platone, ma piuttosto eclettica. L’insegnamento e la diffusione delle conoscenze matematiche, astronomiche e filosofiche fu uno dei suoi principali impegni: a buon diritto possiamo quindi considerarla come una pioniera della moderna divulgazione scientifica.

Il vescovo Cirillo fu il mandante dei fanatici cristiani suoi assassini. L’uccisione di Ipazia fu, secondo alcune fonti, incredibilmente cruenta e selvaggia: “una massa enorme di uomini brutali, veramente malvagi [...] uccise la filosofa [...] e mentre ancora respirava appena, le cavarono gli occhi». Come si vede, fanatismo e fondamentalismo religioso non hanno tempo.

A Ipazia hanno dedicato un romanzo arrivato in questi giorni in libreria Adriano Petta e Antonio Colavito: “Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo” (La Lepre Edizioni), con prefazione di Margherita Hack. Altre informazioni si possono trovare in questi libri:

Cirillo di Alessandria e Sinesio di Cirene, Epistolario, Milano 1969. Sinesio di Cirene, Il Regno, Milano 1970.
Gemma Beretta, Ipazia d’Alessandria, Editori Riuniti
Augusto Franchetti (a cura di), Roma al femminile, ed. Laterza
Q. Bigoni “Ipazia alessandrina” in Atti Istituto Veneto K.
Prachter “Filosofia dei greci”
“Il Teurgo” settembre-ottobre 1985
G. Quiriconi, Notizia storico-critica su Ipazia e Sinesio, Milano 1978.
A. Agabiti, Ipazia, Ragusa 1979. G. Bigoni, Ipazia alessandrina. Studio storico, Venezia 1887. www.womensciencenet.org

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