sabato 19 ottobre 2013

"1421: l'anno in cui la Cina ha scoperto l'america?".


Sono stati i Cinesi a scoprire l'America, non Cristoforo Colombo. E' questa l'idea, senza dubbio rivoluzionaria, portata avanti da Gavin Menzies, autore di "1421: l'anno in cui la Cina ha scoperto il mondo".
Le sue affermazioni hanno suscitato un'ondata di sprezzanti critiche all'interno del mondo accademico e da parte di autorevoli storici.Storico amatoriale ed ex marinaio della flotta reale britannica, Menzies ha fatto una brillante carriera proprio grazie alla sua abilità nel ribaltare i luoghi comuni tradizionali: in questo libro, controverso e criticato, sostiene che una flotta cinese guidata dall'ammiraglio Zheng Henavigò verso le Americhe nel 1421 lasciando poi ampie tracce archeologiche del viaggio.
"L'equivalente storico di racconti del tipo...incontri ravvicinati con alieni" così Felipe Fernandez-Armesto, professore di storia all'Università di Londra, ha bruscamente liquidato il libro, secondo quanto riportato dalla rivista Telegraph.
Le polemiche e la disapprovazione degli storici ufficiali non hanno però fermato la penna di Menzies che è uscito con un secondo libro "1434: l'anno in cui una grandiosa flotta cinese navigò verso l'Italia e dette inizio al Rinascimento" (William Morrow, 2008), oggetto delle stesse critiche del precedente. Ne è seguito poi un terzo, al quale non è stata riservata un'accoglienza meno dura "L'impero perduto di Atlante: il più grande mistero della storia svelato" (Harper Collins 2011).
Profondamente convinto delle sue tesi, Menzies le ribadisce ulteriormente nel suo ultimo libro "Chi ha scoperto l'America: la storia non raccontata del popolamento delle Americhe" (William Morrow, 2013). Qui, l'idea che i primi ad arrivare nel Nuovo Mondo siano stati esploratori provenienti dalla Cina viene avvalorata dalla presentazione di una mappa cinese risalente al 1418 dalla quale risulta che il popolo asiatico stava esplorando le Americhe nel 1421, ben 71 anni prima dell'arrivo della flotta guidata da Colombo.
"Il tradizionale racconto secondo cui Colombo ha scoperto il nuovo mondo è assolutamente fantasioso, è una fiaba - ha dichiarato Menzies al Daily Mail, sostenendo invece con forza la tesi secondo cui gli esploratori cinesi raggiunsero le Americhe circa 40mila anni fa - E' come in una vasca in plastica, sono le correnti a trascinare. I Cinesi semplicemente sono arrivati con la corrente".
Ma anche la mappa presentata da Menzies per suffragare la sua tesi ha trovato un grande numero di critici, che l'hanno valutata come una falsificazione. "Gli studenti che conoscono questo campo hanno rifiutato tale affermazione, senza mezzi termini" ha detto sally K. Church dell'Università di Cambridge a LiveScience in una recente intervista.
"La mappa è una copia del diciottesimo secolo di una mappa europea, come evidenziato dai due emisferi raffigurati, dai continenti e dai dettagli delle aree di terraferma che sono rappresentate", gli fa eco Geoff Wade, ricercatore all'Asia Research Institute dell'Università di Singapore.
Dal coro di critiche che si leva praticamente unanime nei confronti di Menzies dal mondo accademico e storico ufficiale, emerge la voce dissonante di Louis Levathes che giunge ad esprimere verso questo scrittore decisamente fuori dalle righe una forma di rispetto ed ammirazione "La sua macchina promozionale è semplicemente straordinaria", ha dichiarato la storica a Salon.
http://nextme.it/rubriche/previousme/6497-cinesi-scoperta-america


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