sabato 8 giugno 2013

Pier Luigi IGHINA e la valvola antisismica (Parte 4- FINE).

Conferenza sulla valvola antisismica di
 Ighina maggio 2012 Faenza (Parte 4 FINE)


...causando una generale diminuzione nella quantità nella quantità di
comportamenti meteorologici violenti.
Queste sono le stesse osservazioni che mi riportano le persone che hanno nel
loro territorio le valvole antisismiche.
Ma per stimolare questa ricerca tanto da convincermi a procedere alla
sperimentazione diretta , ci voleva un evidente precedente , e un precedente c'e'
stato : il 31 dicembre del 1985 venne un terremoto che scosse Faenza, salto'
letteralmente Imola e si ripresento' a Modena.
Il giorno dopo il corriere di Romagna titolava :”A Faenza il terremoto e a
Imola niente !”
In effetti a Imola, dove la scossa non fu' avvertita,era istallato in quegli anni, ora
non c'e' piu', il particolare dispositivo simile a questo, detto valvola antisismica.
Per me poteva bastare, anche se mi rendevo conto che una persona seria, con la
testa sulle spalle, mai avrebbe perso il suo tempo in queste ricerche senza
fondamento scientifico, tanto meno lo avrebbe fatto uscendo alla scoperto, sulla
pubblica piazza, descrivendo con articoli e immagini gli strumenti e le teorie trattati
in un sito in web.
Ma l' avventura era allettante..Ighina diceva cose nuove, alla prima impressione, è
vero, sembravano di impossibile conferma, ma poi iniziavano a balenare nei
pensieri, sconvolgendo l' ordine imposto delle nozioni acquisite, e riempiendo spazi
tristemente vuoti.
Questa conferenza è stata preparata per quelle persone che hanno una mentalità
aperta e che ancora si pongono delle domande, che hanno nella mente ancora spazi
da riempire, pur non essendo, assolutamente, delle teste vuote.
In breve cercai i disegni per la costruzione della valvola antisismica, Ighina ha
sempre lasciato i suoi progetti senza brevetto, ma nello stesso tempo senza istruzioni
chiare per il montaggio, quasi come se non fosse una semplice questione di
assemblaggio ma una missione a cui dedicarsi senza risparmio. Incredibile a dirsi , c'è
un ingegnere romano, Emiro Medda, che ebbe l' occasione di collaborare con Ighina,
e grazie alla frequentazione si era deciso a mettere a punto i disegni con le istruzioni.
Pubblicizzai il mio intento sul mio sito www.cambioilmondo.it, proponendo a chi fosse
interessato alla sperimentazione di contattarmi.
Mi venne in aiuto il paventato terremoto su Roma, notizia che i media avevano
diffuso attribuendo a Bendandi una predizione per l' 11 maggio del 2011.
Le prime due valvole andarono in quella zona. Una a Roma sud, un altra in provincia
di Viterbo. La terza valvola la istallo' una giovane famiglia nella provincia di
Vicenza, un altra a Ceprano, un dottore omeopata ora scomparso ne fu' il
promotore. Una valvola dei terremoti a Cesena sud, in una azienda agricola di altra giovane famiglia che ogni tanto mi manda magnifiche foto con macchie colorate
nel cielo sopra la valvola. Un impiegato della provincia di Treviso, ora ha la valvola dei terremoti nel suo
giardino, due valvole nella provincia di Cosenza, due ultimamente a Forli', e l'
ultima istallata, a maggio, in provincia di Reggio Emilia, autorizzato a dare le
coordinate di Gaia, cosi' ha chiamato la sua valvola antisismica, perchè ad ogni
valvola si da' un nome , la si dedica come qualcosa di importante, partendo dalla
prima istallata in memoria di Alberto Tavanti, vostro concittadino e mio fraterno
amico, proseguendo con valvole dedicate a Ighina, Tesla, Bufalini ecc...
Altre valvole verranno costruite, ad Alessandria la aspettano, in provincia di Foggia,
a Bergamo, ma si prospettano anche collaborazioni con ingegneri in nuova Zelanda,
in Messico.
Vi ho raccontato quindi di un esperimento privato che è in corso sul territorio
italiano, iniziato nell' aprile del 2011, a Roma, che approda a Faenza con
questa conferenza e con la successiva istallazione di una Va 2011, valvola
antisismica , che avrà luogo domani, nel vostro territorio, grazie all' interesse
della famiglia di Alberto Tavanti, purtroppo scomparso lo scorso anno,
assistente di Ighina per 40 anni, autore di tutti i libri su di lui .
Dopo l' istallazione, per la prima volta la valvola antisismica di Ighina si
troverà in un territorio monitorato con unsismografo e centralina sismica, nel
circuito nazionale dell' INGV e sarà tenuta in particolare considerazione da
parte di Paola Lagorio, Presidente della Fondazione Bendandi di Faenza, che
ne seguirà sul luogo gli sviluppi, augurandoci che questo possa essere un
ulteriore traccia di studio sulle ricerche di Pier Luigi Ighina ma sopratutto che
possa essere uno efficace strumento per l' attenuazione di un eventuale, non
auspicato evento sismico.
Ighina, scomparso nel 2004, nella sua vita non ebbe la soddisfazione di vedere
riconosciute come valide le sue ricerche, anche se le sue intuizioni, come
abbiamo visto, venivano approfondite da altri scienziati sparsi per il mondo,
anche se alcune delle sue scoperte di quaranta anni fa vengono incredibilmente
accreditate a giovani ricercatori oltreconfine , ritenendole nuovissime scoperte
della scienza moderna. Una per tutte, i recenti studi che riguardano la
possibilità di ricavare energia elettrica dagli alberi , accreditata a ricercatori del
Massachusetts Institute of Technology di recente, è stato un esperimento
effettuato da Ighina 30 anni fa.
E infatti Pier Luigi Ighina diceva sempre di essere trenta anni avanti rispetto
alla scienza ufficiale, la maggior parte delle sue teoria, delle sue ingegnose
macchine, sono state elaborate giusto circa trenta anni fa, non è forse l' ora di
dare un occhiata a quegli studi e vedere se si riesce a realizzare un modo
migliore per confrontarci con la natura della nostra Madre Terra?

http://www.cambioilmondo.it/wp-content/uploads/2012/06/conferenza-versione-2.pdf

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Pier Luigi IGHINA e la valvola antisismica (Parte 3).

Conferenza sulla valvola antisismica di
Ighina maggio 2012 Faenza (Parte 3)

...Partiamo dal concetto principale comune, per cui secondo Ighina e Dmitriev,
ma come vedremo anche secondo altri nomi illustri, il centro della Terra non
sarebbe un nucleo di ferro, ma fatto dello stesso plasma di cui è composto il
SoleI. n sintesi il risultato delle ricerche di Alexey Dmitriev, Professore di Geologia e
Mineralogia al Dipartimento Siberiano dell’ Accademia Russa delle scienze,
spiega come il notevole aumento di numero dei terremoti nel mondo è causato
da una improvvisa crescita energetica nel centro del pianeta con successiva
emanazione di plasma. Le emissioni solari farebbero aumentare rapidamente
questa pressione in modo che una parte del plasma luminoso viene compressa al
punto da subire una trasformazione ad un livello di densita’ superiore di energia
eterica. Tale livello permette al plasma di muoversi liberamente attraverso la
materia, salendo verso la superfice, bollendo sul manto terrestre. Sino a che la
crosta si spacca.
Dmitriev spiega che “un energia altamente caricata nello spazio fra i pianeti ha
formato un “circuito a due vie” che permette a eventi sulla Terra di influire sul
Sole, non solo il contrario. Secondo lo scienziato , quasi tutti i terremoti ed
eruzioni vulcaniche sono accompagnate dall’ avvistamento di formazioni
luminose. Possono essere notate prima, durante e dopo gli eventi stessi , e
quindi sono strettamente correlate ad esse.
Le ricerche di Ighina, le sue scoperte, trovano riscontri autorevoli anche da parte di
Richard Pasichnyk, che nel suo libro The Vital Vastness (La vastita’ della vita)
sviluppa il concetto che il centro del nostro pianeta in realta’ non sia metallico, ma
una forma di energia di plasma ardente simile a quella del nostro Sole. A confermare
la tesi della presenza di un piccolo sole plasmatico al centro della Terra, vi sono
anche gli esperimenti del Dr. Massimo Teodorani, intervistato dalla ricercatrice e
speaker radiofonica Linda Moulton Howe, il 17 novembre 2001, riferi’ che dalle sue
ricerche gli era stato possibile misurare a temperatura del centro della Terra,
arrivando alla conclusione che questa è di poco superiore a quella del Sole.
Casualmente gli esperimenti di Pier Luigi Ighina trovano riscontri anche fra i
ricercatori che hanno condotto studi nel campo delle energie in forma toroidale .
Le forme ed i colori dello strumento richiamano il doppio tetraedro messo in
rotazione dalla forma spirale. Il doppio tetraedro è la forma dell' equilibrio
energetico la parte superiore rappresenta la parte positiva, maschile, a rotazione
destrorsa, la parte inferiore rappresenta quella femminile , negativa, in contro
rotazione. Una delle ipotesi è che la parte superiore dello strumento venga
appositamente potenziata dall' inserimento della triplice spirale onde creare uno
squilibrio a favore della parte positiva, in modo da ottenere una maggiore
pressione solare rispetto a quella terrestre.
Abbiamo visto che altri scienziati hanno manifestato idee molto simili a quelle
di Ighina, ma c'e' qualcun altro nel mondo che ha replicato strumenti simili a
quelle del nostro scienziato di frontiera? Vi sono stati studi che hanno in
qualche modo confermato o negato le ipotesi del ricercatore imolese,
applicando a strumenti di studio simili forme , materiali, colori ?
La caduta della cortina di ferro ha permesso negli anni recenti di accedere all'
enorme volume di studi di preparati scienziati russi, con la possibilità di
prendere visione di esperimenti che in occidente verrebbero posti al confine
della fantascienza.
Innegabile è infatti che la scienza ha enormemente investito in quel paese su
ipotesi frutto dello studio di antiche culture e dell' osservazione del
comportamento della Natura , nulla tralasciando per comprendere quali
meccanismi apparentemente casuali inneschino eventi di piccola e grande
portata.
Gli esperimenti conseguenti queste ricerche hanno condotto a conclusioni
che ci invitano a scrivere i dati dei nostri libri di fisica con una matita.
Gli esperimenti russi e ucraini effettuati con forme piramidali costruite in
altezza di 22 e anche di 44 metri hanno dato risultati eccellenti per quanto
riguarda la purificazione dell' acqua, la resa delle sementi, l' attenuazione dei
fenomeni meteorologici e l' attività sismica diminuita: squadre della Accademia
Nazionale Russa delle Scienze hanno studiato i dati dei terremoti nelle aree
circostanti le piramidi e li hanno comparati sui dati precedenti le costruzioni
delle stesse.
Essi hanno quindi scoperto che le piramidi hanno la caratteristica di dissipare
gli accumuli energetici che creano improvvisi e violenti terremoti .
Invece di vedere un grande e potente terremoto, si registrano parecchie
centinaia di piccole scosse innocue . Inoltre, anche l' atmosfera che circonda la
piramide sembra essere schermata da condizioni climatiche troppo severe...

http://www.cambioilmondo.it/wp-content/uploads/2012/06/conferenza-versione-2.pdf

Pier Luigi IGHINA e la valvola antisismica (Parte 2).


Conferenza sulla valvola antisismica di Ighina maggio 2012 Faenza (Parte 2)


“Il terremoto è gas compresso”, diceva infatti Ighina.
Il piu' sottile dei gas, di cui è formato il Sole, è il gas plasma, quarto stato della
materia , ed è ritenuto dalla scienza tradizionale scarsamente presente sulla
Terra, fatta eccezione per i fulmini e per l' aurora boreale, mentre si valuta
costituisca il 99% della materia nell' Universo, oltre al Sole sarebbero fatte di
plasma le stelle e le nebulose.
I fulmini, l' aurora, il Sole, le stelle , quindi visivamente il plasma è luce!
Vediamo perchè questo fatto non fa che invogliarci nel proseguire la ricerca:
Anche la comunità scientifica infatti ha dovuto ammettere la presenza di
luci telluriche, molto simili all' aurora boreale, fotografate in cielo sopra o
nelle vicinanze di zone dove vi è in corso uno stress tettonico, attività
sismica o eruzioni vulcaniche
Sono state viste e documentate in Giappone, a Nagano, durante lo sciame
sismico verificatosi tra il 1965 e il 1967, anche nei terremoti delle Hawai nel
1975, in Cina in diverse località e terremoti del 1976 di recente in Peru' nel
terremoto del 2007 e, in Cile nel terremoto del 2009 .
Il fenomeno è stato osservato e documentato anche durante il terremoto del
L' Aquila , con fenomeni luminosi iniziati nove mesi prima della scossa
principale e proseguiti per 5 mesi dopo l'accadere del sisma.
Queste luci , a volte bianche e azzurre altre volte con un piu' ampio spettro di
colori, potrebbero essere la dimostrazione dell' emanazione di gas plasma dalla
Terra particolarmente accentuato in caso di evento sismico e rappresentare un
precursore del terremoto.
Alcuni geologi ritengono questo spettro una disturbanza che si verifica quando
le rocce cristalline sono deformate dalla lenta compressione del terreno che
avviene prima dei terremoti.
Ma quello stesso tipo di luci viene regolarmente fotografato nei siti in cui
sono attualmente istallate le valvole dei terremoti, rendendo plausibile l'
ipotesi che in quelle zone il lento rilascio di queste emanazioni sia
diventato un evento naturale.
Pier Luigi Ighina disse: ”Il terremoto è una mancanza di una delle due
energie ch’è quella solare .Per eliminare quest’inconveniente basta unire le
due energie e far si che siano uguali . Ecco perchè è venuta fuori la valvola
antisismica” Questo sosteneva in un altra intervista rilasciata al giornalista
Furio Stella e pubblicata nel libro di Alberto Tavanti :”Pier Luigi Ighina,
profeta sconosciuto” . 
L' inventore Ighina quindi parla ancora della Valvola dei terremoti descrivendo
la sua funzione come equilibratrice di uno scompenso di forze positive e
negative, sfruttando la forma a spirale, i colori dello spettro solare e la polvere
di alluminio contenuta nello strumento, come ricettori di quella energia positiva
solare che improvvisamente viene a trovarsi in difetto per esempio dopo l'
esplosione di un flares di grande portata, quando la Terra investita risponde con
violenza. 
La valvola dei terremoti di Ighina potrebbe rilasciare lentamente quella
pressione che altrimenti creerebbe un pericolo.
Ci sono stati altri scienziati di alto livello a confermare gli studi del genio
imolese:
fra tutte le ipotesi che mirano a conoscere il terremoto in maniera da
potere provvedere prima che accada, c’e’ quella di uno scienziato russo,
Alexey Dmitriev, che pare l’ intrigante teoria atta a motivare l’ invenzione e
l’esistenza dello strumento denominato a suo tempo “valvola antisismica”
costruito la prima volta dal ricercatore italiano Pier Luigi Ighina. Come
se Dimitriev avesse elaborato la teoria e Ighina avesse messo a punto lo
strumento!
Le similarita’fra le due distinte, separate ricerche, hanno analogie tali che,
sebbene assurdamente, si potrebbe pensare che sia come se i due scienziati

avessero lavorato fianco a fianco per dare una spiegazione all’ origine dei
terremoti, e da questa “impossibile” collaborazione Ighina avesse tratto

spunto per realizzare la valvola dei terremoti.

http://www.cambioilmondo.it/wp-content/uploads/2012/06/conferenza-versione-2.pdf

Pier Luigi IGHINA e la valvola antisismica (Parte 1)

Conferenza sulla valvola antisismica di Ighina maggio 2012 Faenza (Parte 1)

Buonasera e benvenuti, mi chiamo D. C. e sono un autonomo ricercatore nel
campo delle scienze di confine, intendo quindi dire che il mio campo di studio
si allontana in maniera evidente dalle teorie accettate dai ricercatori che
appartengono alla corrente principale della scienza tradizionale.
Questa conferenza rappresenta la mia prima uscita ufficiale per quanto riguarda
l' argomento trattato , e sono grato a Paola Lagorio, Presidente dell'
Osservatorio Bendandi, di Faenza, per il sano, incosciente coraggio che
dimostra nell' avermi invitato a presentare questo esperimento.
L' argomento che vi esporro' in questa sede riguarda gli studi e le ricerche di
Pier Luigi Ighina ,visti necessariamente in generale, e di una sua invenzione ,
in particolare: la valvola dei terremoti, che vedete qui' esposta in una
riproduzione e versione e che, secondo le intenzioni del suo inventore e la
speranza che penso possa accomunare tutti, è uno strumento che potrebbe
essere utile nello smorzare l' energia di un evento sismico nella zona in cui
viene posta.
Vi descrivero' quindi le motivazioni che mi hanno spinto ad istallare sino ad ora
12 valvole dei terremoti in vari luoghi d' Italia, avendo io avuto percezione che
vi è del vero nelle teorie di Pier Luigi Ighina da Imola, detto anche “L'uomo
delle nuvole”, scomparso nel 2004 all' età di 95 anni e tuttora semisconosciuto,
inventore di macchine incredibili, delle quali si disse che erano grado di
cambiare il tempo meteorologico, trasmutare la materia, captare energia dall'
etere, guarire le cellule malate, smorzare il terremoto.
Il curioso inventore fu intervistato da televisioni locali, ma anche da Report di
Rai tre, fu invitato piu' volte al Costanzo show, per finire con Voyager che ci
fece un documentario, perchè malgrado apparisse ai piu' una persona
eccentrica , un fondo di verità era intuibile dalle parole, meglio, dallo sguardo
di Ighina... 
Di lui restano testimonianze positive anche da parte di fisici del livello di
Preparata e Del Giudice, scienziati facenti parte del sistema ufficiale ma aperti
alle opportunità che una sana curiosità e ricerca possono portare.
Del resto Ighina ne faceva vedere delle belle.

Destò stupore e curiosità una ripresa delle telecamere di Report Rai tre ,
quando con una macchina di sua invenzione dimostro' in diretta di essere in
grado di aprire un grosso squarcio nel cielo coperto dalle nuvole sopra la sua
casa.
Le sue ricerche, le sue intuizioni, iniziarono già in giovane età quando si
accorse di avere doti particolari per quanto riguarda l'elettromagnetismo,
applicandosi nello studio della materia sino a mettere a punto un microscopio
atomico in grado di fotografare quello che lui chiamò l' atomo magnetico.
In seguito si disse che, grazie all' interessamento di un comune parente, ebbe l'
opportunità di collaborare con Guglielmo Marconi, e dopo la prematura
scomparsa del nostro Premio Nobel, di proseguirne gli studi. 
In effetti poco è dato a sapere al grande pubblico sull' operato di Marconi dopo
la scoperta della radio, che fece fra l' altro in giovane età. E' risaputo invece che
poco prima della sua scomparsa si disse fosse in procinto di donare all'
umanità una scoperta addirittura piu' utile di quella delle radio comunicazioni.
Nei suoi documenti Ighina cita spesso il Marconi, descrivendone gli studi e le
scoperte relative all'energia luminosa, positiva, in forma spirale emanata dal
Sole, assorbita e riflessa opaca dal nostro pianeta Terra, in un continuo ed
eterno battito armonico causa della Vita sul nostro pianeta, ma anche, come
vedremo, della sua ...vita...lità . 
Nel proseguo di queste ricerche infatti Ighina sostiene la teoria che ci sia un
piccolo Sole nel nucleo terrestre, formato da plasma, la stessa materia di cui è
fatto il Sole, e che i due corpi incandescenti battano come un cuore all' unisono.
Ma quando il Sole centrale emette un flares o tempesta solare, allora anche dal
nucleo terrestre si scatena un alterazione, una risposta, con emanazione di
plasma che quando non trova uno sfogo naturale, puo' erompere in terremoto.
Quando a Ighina veniva chiesto di spiegare il funzionamento della valvola egli
la descriveva a modo suo, quasi non volesse mai essere preso sul serio, per
potere andare avanti a fare quello che voleva. 
Faceva il paragone con la camera d'aria della bicicletta, che necessita di una
valvola perchè pressata da una tensione non scoppi.
Ma questa descrizione ha sempre dato adito a interpretazioni sbagliate da parte
di studiosi con basi scientifiche tecniche. La valvola della camera d'aria è fatta
opportunamente con un sistema di non ritorno per evitare che l' aria pompata
all' interno non torni nel gonfiatore .
Invece la valvola per i terremoti dovrebbe essere paragonata a quella di una
caffettiera (tipo Bialetti) o ad una valvola di una pentola a pressione, che sono
valvole “di massima” e che si aprono per evitare che una pressione eccessiva
possa determinarne l’esplosione (terremoto) in questi casi della caffettiera o
della pentola. ..... (continua)

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