domenica 5 ottobre 2014

Distruggere il tumore utilizzando una dose massiccia di virus del morbillo?

Distruggere il tumore utilizzando una dose massiccia di virus del morbillo, che riesce a infettare e uccidere le cellule cancerose, risparmiando i tessuti sani. Sono riusciti a farlo i ricercatori statunitensi della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, in una prima prova effettuata su due pazienti malate di mieloma multiplo che non rispondevano alle altre terapie disponibili e avevano già avuto diverse ricadute.
In particolare, una delle due donne, una 49enne che lottava con la malattia da nove anni, pare essere in remissione completa da sei mesi, per cui gli studiosi sperano possa essere sulla via della guarigione. Anche l’altra partecipante alla sperimentazione, una 65enne malata da sette anni già sottoposta a vari trattamenti senza successo, ha beneficiato della cura, con una riduzione sia del tumore a livello del midollo osseo che delle proteine di mieloma. L’articolo è per ora comparso sulla rivista edita dallo stesso ospedale in cui lavorano i ricercatori, Mayo Clinic Procedeenigs ma la ricerca prosegue e gli studi sono promettenti.
“Purtroppo” si tocca un tasto dolente e si porta alla luce una contraddizione, forse per questo le riviste mediche “di grido” e “sponsorizzate” nicchiano a pubblicare l’esito dello studio! La popolazione è oggetto di una campagna di promozione massiccia per intensificare ancora di più la diffusione del vaccino contro il morbillo, da anni si dice che il virus del morbillo va.radicato e che è da considerare peggio della peste bubbonica, poi…si scopre che sconfigge il cancro. Ma ormai i bambini non si ammalano nemmeno più di morbillo. Si ammalano però sempre più di cancro. Ci pare un ottimo spunto su cui riflettere.
Fonte: ASSIS – Associazione di Studi e Informazione sulla Salute
Fonte informasalus.it
FONTE

Nelle foreste dell'Ecuador, scoperto un fungo che si ciba di plastica.


Lo smaltimento delle materie plastiche rappresenta uno dei maggiori problemi dei nel mondo perché ci vuole molto tempo per degradarsi. Ma una recente scoperta da un gruppo di studenti di Yale potrebbe contribuire ad accelerare il processo. Una spedizione nella foresta pluviale dell'Ecuador, gli studenti del Dipartimento di Biofisica Molecolare e Biochimica di Yale hanno scoperto un fungo finora sconosciuto che ha un sano appetito per il poliuretanoSecondo Fast Company , il fungo è il primo che è noto per sopravvivere poliuretano da solo , e può farlo in un ambiente anaerobico (privo di ossigeno), il che suggerisce che potrebbe essere utilizzata in fondo discariche.

 La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology. I ricercatori sono riusciti anche ad isolare l’enzima responsabile della decomposizione della plastica.

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